Immagini sempre più lentamente fluiscono
fra le vie di questa città, tra un pub e la punta
più estrema del porto, addossandosi sulla candida
pelle della cattedrale, fino a sfiorare i tuoi tristi ricordi...
Immagini come mani d'amanti che s'intrecciano
prima dell'atto finale, scorrendo a mò di barche
sul confine ultimo dell'orizzonte, mai viste da alcun
pescatore, vive di respiri marini nella frescura
di un dì che si spegne senza rancori...
Immagini di stanze vuote, dove ogni passo
ascoltato è un rimbombo assordante nutrito
da inenarrabili incubi di solitudine,
immagini di un addio fotografato sull'attimo più delicato,
un abbraccio negato, un litigio sofferto da entrambe le parti in gioco...
Immagini del sè, del poeta che con la pazienza di chi sa attendere
un domani a misura d'uomo, non si lascia sfuggire nulla,
dall'alito di vento sui filid'erba, la stessa su cui disteso
osserva le nuvole, al verso timido e repentino del cardellino...
Immagini in viaggio sull'autostrada dei perchè,
una dopo l'altra come anelli di una catena che ci avvince,
sempre in duello per affermarsi, una sfida all'ultimo
colore per decidere la tonalità del quadro della vita...
Immagini turbinose, risorte dalle rocce, testimoni
di un amore tanto travagliato fra due anime vittime
di un'eterna tempesta, ed immagini gloriose di antichi
eroi e folgori d'acciaio, di centauri e damigelle di corte,
di aquile e falconi, di gemiti e fervori...
Immagini del mondo, della città e della casa,
immagini solo immaginate, immagini del passato mutato
in presente trasposto in futuro, immagini del giorno
in cui ci siam conosciuti e della sera in cui ci siam separati...
Immagini di martirio e devozione, di tradimentoe disperazione,
immagini di santi, immagini di soldati, di guerre inventate,
bramate e combattute, immagini in un videogame,
immagini alle tue spalle, non te ne accorgi ma sono lì...
Immagini di una stazione all'ombra della pensilina,
immagini di treni nella memoria di un viaggiatore,
immagini strappate come messaggi tanto odiati
di qualche amicizia spezzata, di qualche ora passata...
Immagini virtuali, immagini volanti, come aquiloni o speranze in partenza,
immagini della strada che abbiam percorso assieme,
prima che il sonno ci cogliesse, noi due, socchiudendo gli occhi
nello stesso istante: quale miracolo... Immagini: osserva anche tu
come danzano al centrodi quest'orchestra!
I musicisti siamo noi!"