"Sì, qui gli anni continuano a trascorrere
senza lasciare una minima traccia di sè...
si rincorrono a vicenda, cadendo nell'ombra,
magari anche trascinando il mio sguardo
perduto, solitario e dannatamente silenzioso.
Sono stanco di contare i passi, miei unici
piccoli e tristi amici, i soli capaci di condividere
il dolore che da troppo tempo mi lega
mani e piedi a queste quattro mura piagate
dai peccati di chi non fa che deriderci...
Qui non conosciamo i raggi del sole,
mentre lì il sole lo strappano a morsi
e a volte fanno di tutto per spegnerlo
definitivamente...
Qui sentiamo le urla e gli schiamazzi
delle anime libere, e ci feriscono, ci lacerano,
giocano a biliardo col nostro cuore...
sono quelle urla derisorie a tormentarci,
mia cara amica...
A loro, invece, che importa delle nostre
preghiere a bassa voce, delle nostre fragili
confessioni, della lacrima che ci solca il viso
e che ci dà quel poco di libertà tanto sognata...
Lì fuori è più facile sorridere,
qui è impossibile alzare lo sguardo e scrutare l'azzurro...
Qui dentro è tutto così strano, uomo della strada,
non è vero?
Qui dentro non basta una finestrella,
da qui l'unica cosa che fugge è la fantasia...
ecco perchè riesco ancora ad immaginare
la mia felicità!
Ridi, amica mia, prova ad immaginare anche tu
la tua mano nella mia, e addormentati così,
stanotte... almeno tu sogna l'irrealizzabile!
Non temere per me, anche se stanotte
continuerò a morire ancora un pò...
io sarò lì con te, e se le me parole,
giorno dopo giorno, saranno spezzate
sempre di più da queste pareti infami,
la tua ferita d'amore non smetterà mai
di rimarginarsi!
Amica mia, il nostro perenne saluto
non diverrà mai un addio, perchè
il prossimo tramonto, anche qui,
non avrà mai fine!
dedicata alla canzone di Simone Cristicchi
intitolata "Ti regalerò una rosa"
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