Elettricità
fra gli atomi
di questa realtà
svegliarsi
sentirli implodere
fin nel profondo..
e restare in silenzio
per collisioni sempre nuove
imponderabili contatti vitali
convergenze dell'infinitesimamente piccolo
che solo angeli e satelliti riusciranno forse a captare..
Gelo di metropolitana, fogli smossi dalle danze del vento
a nascondersi clandestini da memorie in esilio i tuoi occhi
a confondersi sibillini nel riflesso pervinca del neon
di un faro lontano che fa delle tue forme
un abbozzo di perduta serenità..
mani d'acciaio cromato
sorrisi programmati
inverno nelle vene
affetto sensoriale
la luce chiara del sole
potrebbe farti male..
contatti che collidono
vite che scorrono..
giovedì 30 aprile 2009
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